Rassegna stampa

COMUNICATO STAMPA

Comunicato stampa - articolo diffamatorio

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Aspettiamo il Natale insieme

Aspettiamo il Natale insieme.
Il coding avvia i bambini al pensiero computazionale.  
Scuola dell'infanzia I Maggio

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Teatrino in inglese - foto

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Laboratorio formativo - Le ultime tappe della via italiana all’inclusione, dalla valutazione dei bisogni alla progettazione didattico/educativa - 22 gennaio 2019

Il giorno 22 gennaio 2019, presso l’Auditorium della Plinio, si è tenuto il laboratorio formativo dal titolo “Le ultime tappe della via italiana all’inclusione, dalla valutazione dei bisogni alla progettazione didattico-educativa".  Il nostro istituto è stato lieto di ospitare, come docente formatore, il Prof. Antonio Ferraro, componente effettivo dell’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, dottorando di ricerca in Scienze del Movimento Umano e dello Sport, docente di sostegno nella scuola secondaria di I grado. Il Prof. Ferraro ha guidato i docenti in un percorso di riflessione sulla complessa realtà dell'inclusione scolastica italiana, la qualità della quale dipende da diversi fattori, tra cui certamente la formazione del personale scolastico ed extrascolastico. Il laboratorio, inoltre, ha inteso chiarire il quadro normativo di riferimento, fornendo informazioni essenziali sulle ultime novità, ma anche indicazioni utili per un'applicazione concreta delle disposizioni legislative, dalla valutazione dei bisogni educativi speciali alla progettazione didattico-educativa su base ICF, introdotta dal D.M. 66/2017. Ferraro, da sempre convinto sostenitore della prospettiva bio-psico-sociale dell’ICF, ha coinvolto i docenti in un itinerario finalizzato alla conoscenza e all’elaborazione pratica di una bozza di programmazione improntata al funzionamento dell’alunno in un contesto favorevole e non barrierante, presupposto fondamentale per un’efficace inclusione scolastica e sociale di tutti.

 

Momenti dell’incontro formativo

Spettacolo teatrale - Aggiungi un posto a tavola - 19 Dicembre 2018

Gli alunni della scuola secondaria in platea, al teatro Brancaccio di Roma, per assistere allo spettacolo “Aggiungi un posto a tavola”, un musical dal successo planetario arrivato alla 7^ edizione, senza aver perso tutto il suo fascino. Una recitazione frizzante, la scenografia girevole, i costumi, le luci, le musiche gli effetti speciali coadiuvati dalla nuova tecnologia-video hanno reso il livello di questa nuova edizione ancora più alto.

Una storia senza tempo, in un’epoca indefinita, dal linguaggio semplice, insomma… una bella favola. E come in tutte le favole non poteva mancare il messaggio educativo: la disponibilità ad aprire le porte del cuore a chi chiede amicizia, una mano offerta che sostenga il cammino, l’accettazione dell’altro, l’accoglienza e l’amore, il bisogno degli altri per costruire una comunità corresponsabile, la consapevolezza dei propri limiti, la disponibilità a cambiare il proprio atteggiamento. Non è mancato, poi, il tocco di magia: il finale a sorpresa, con quella sedia vuota nella tavolata, quell’invito a condividere la mensa.

L’esperienza ha confermato la valenza del teatro come forma privilegiata di comunicazione di idee, sentimenti ed emozioni.

 

Alunni e Docenti a Piazza di Spagna

L’incontro con l’autrice Francesca Ceci - 18 dicembre 2018

Tratto dal blog scolastico “Plinius 2018-2019”

Martedì 18 dicembre, noi ragazzi della 1^D ci siamo recati nella biblioteca comunale di Palazzo Caetani per assistere alla presentazione del libro “Badù, il nemico del sole”.

Gli autori del libro sono vari: Stefania Costa, Laura Congiu, Gabriele Peddes, Stefania Potito, Christian Baltazard Bouah, Francesca Ceci. A parlarcene è stata quest’ultima.

Il libro è un fumetto, ambientato in Africa, che parla della diversità. Badù, il protagonista, è un ragazzo affetto da albinismo; coloro che vivono in Africa ed hanno questa malattia vengono considerati dai concittadini dei diavoli, dei maghi o delle persone con poteri magici. Il periodo più critico, per loro, è quello delle elezioni, perché vengono rapiti, in quanto si pensa che portino fortuna. Sempre a fini magici e propiziatori, vengono tagliati loro unghie, capelli e dita.

Il libro inizia con l’immagine di una piazza; inizialmente non è specificato il continente, ma dalle pochissime auto (le poche presenti sono a vecchio stampo), dai tetti delle case di paglia e dalla strada non asfaltata, abbiamo capito subito che si trattava dell’Africa. Badù ha per amico un geco di nome Herman, che lo segue in tutte le sue avventure. Una mattina Badù, mentre è nella piazza di Michelleville, incontra un ragazzo di nome Maric, con cui condurrà un’indagine che partirà da una semplice piuma che trovano nella disordinata casa del capo infermiere.

L’autrice ci ha mostrato anche le varie fasi con cui un fumetto viene prodotto, dai bozzetti dei copricapi indossati dalle donne ai vestiti e alle varie stoffe utilizzate per realizzarli. Ci ha anche spiegato che per costruire questo libro hanno impiegato due anni e mezzo circa e che è stato possibile realizzarlo grazie a Internet, perché i sei autori si trovavano tutti in città diverse.

 

Un commento dal web:

“Storia accattivante e bellissimi disegni”

 

Gli alunni della 1^D, attorno all’autrice

Un momento dell’incontro

 

 

 

Una continuità... geofantastica

Dal 3 al 7 dicembre 2018 i ragazzi delle classi quinte dell'istituto comprensivo Plinio il Vecchio e la classe quinta della scuola paritaria Maria de Mattias, hanno partecipato ad un laboratorio di scrittura creativa “geofantastica” con il famoso autore Gianluca Caporaso. Gianluca, scrittore potentino, conduce laboratori di scrittura fantastica per grandi e bambini in tutta Italia. I suoi laboratori sono incontri nei quali le strutture mentali vengono attraversate da esseri immaginari.Quando l’ho incontrato la prima volta ho capito subito che in lui c’era qualcosa di unico, passionale, travolgente. Il laboratorio, organizzato dalla scrivente, referente del progetto Librinsieme3.0, nel suo format è risultato particolarmente innovativo, tanto che lo stesso scrittore,un laboratorio esteso ad una settimana, non lo aveva mai proposto.L’idea di organizzare un laboratorio intensivo della durata di cinque giorniper gli studenti delle classi quinte dell’istituto mi è venuto, non solo leggendo e amando la letteratura per ragazzi di Caporaso in particolare “Appunti di geofantastica” , un testo accattivante, edito da Lavieri che continua ad avere un grandissimo successo tra i ragazzi, ma anche , e soprattutto, conoscendo la forza comunicativa che usa Gianluca durante i suoi incontri.. “Appunti di geofantastica” è un libro in continua ristampa, ormai dal 2015, grazie a “tutti i viaggiatori mai viaggiati”.

I bambini hanno realizzato un percorso di scrittura creativa, imparando i segreti e le tecniche proprie di unautore quando scrive un libro. L'intento, attraverso questo viaggio, è stato quello di restituire ai ragazzi il potere dell'immaginazione edella fantasia che non devono allontanare dalla realtà, ma aiutarli a convivere conla “liquidità”, purtroppo, della società attuale nella quale si sono persi tutti i valori e le figure significative.

Quando la fantasia va al potere, almeno nella mente, possiamo consolarci e sognare ad occhi aperti, ma anche immaginare il futuro che vogliamo. Questo processo è mettere in pratica “soluzioni creative”. Lo scrittore Gianluca Caporaso ha proiettato i bambini in un mondo inesistente nel quale tutto è possibile.Fantasia, dal greco mostrare, letteratura e scrittura come una sorta di cinema interiore. Ma l’attività immaginativa ci serve concretamente perché è anche uno studio per anticipare il futuro: pensare, progettare. E la fantasia può mettere in discussione le nostre relazioni, l’immaginazione è in sostanza uno strumento di adattamentosociale.I libri sono mezzi potentissimi nella formazione integrale della persona: autonomia, autostima, creatività e responsabilità.“Il fantastico non è esercizio gratuito, non è esilio dalla vita. Il fantastico è una pianta che nasce dai rami della realtà, la presuppone, ne ha bisogno…” I ragazzi del laboratorio, per una settimana si sono improvvisati dei veri scrittori e risultati sono stati sorprendenti. ”L’approccio capovolto” di Caporaso ha entusiasmato ragazzi e docenti: il passaggio successivo è stato accendere il fuoco della scrittura, la forza delle parole che raccontano, che uniscono, che amano, che ci descrivono scoprendo, tra i ragazzi, talenti nascosti.. Un doveroso ringraziamento allo scrittore Gianluca Caporaso che ha accettato il mio invito e realizzato fattivamente quella che sembrava un’idea “folle” e alla Dirigente scolastica dell’istituto Plinio il Vecchio, prof.ssa Fabiola Pagnanelli, nell’aver permesso tutto questo, perché da sempre in prima linea nella promozione della cultura, quella vera, autentica. Ancora una volta il nostro istituto si è distinto per originalità, qualità e soprattutto unicità delle proposte.

La referente Librinsieme 3.0

Sabrina Domini

“La Palla Ovale” del Rugby sempre più nella scuola: noi siamo il futuro

“La Palla Ovale” del Rugby sempre più nella scuola: noi siamo il futuro

La scuola è da sempre luogo ideale per promuovere lo sport e atteggiamenti positivi nei confronti di attività fisiche. Con i suoi valori di onestà e libertà, lo sport offre ai ragazzi un terreno fertile per incoraggiare lo sviluppo sociale e morale, in quanto, attraverso pratiche cooperative di squadra, può fornire una base solida per la promozione della responsabilità individuale e collettiva. L'istituto comprensivo Plinio da sempre, cura con la massima attenzione lo sport in una prospettiva integrata di sviluppo armonico del ragazzo e rinnova ,anche per l’anno anno scolastico 2018/2019, la collaborazione,ormai consolidata negli anni, tra il nostro l'istituto Plinio Il Vecchio di Cisterna di Latina e la Società sportiva Kiwi Cisterna Rugby. Il Dipartimento di Scienze Motorie della Plinio porta avanti cosi, questa tradizione che sta ottenendo sempre più successo tra gli studenti della scuola ,che affrontano l’impegno sportivo e l’ora di Educazione fisica divertendosi, “sfoderando” grinta e tanta voglia di giocare. E’ un’attività davvero formativa, non solo per il fisico dei piccoli giocatori, cui dona velocità e resistenza, ma anche per lo spirito: la lealtà e il coraggio, soprattutto, sono doti che in campo vengono sempre stimolate e gratificate. Sono proprio questi principi che rendono il gioco del rugby fortemente educativo, in quanto insegna ai ragazzi a proseguire, sempre, in campo, come nella vita, sia nelle situazioni positive che in quelle negative, perseverando nell'impegno senza mai scoraggiarsi. E’ lo sport di squadra per eccellenza che pone le basi, non solo per la destrezza nelle azioni di gioco, finalizzata a superare l'avversario, ma anche per la cooperazione di un gruppo, la disciplina e il rigore dell'azione. Non c'è scuola migliore per prepararsi alla vita". Il rugby è sport di contatto in cui si “combatte”: da ciò deriva uno sviluppo delle capacità di autocontrollo dei praticanti. Sono infatti tante le situazioni nelle quali l'aggressività e la determinazione, che rappresentano qualità ricercate nei piccoli giocatori, devono essere controllate e non possono, mai e per nessun motivo, sfociare nella violenza fine a se stessa. Come per gli anni precedenti anche per questo, alla fine del progetto ,verranno selezionati gli studenti più dotati e capaci, saranno formate 2 squadre (una maschile e una femminile) che prenderanno parte ai Giochi Sportivi Studenteschi. In più, altra novità, il 24 novembre alcuni studenti dell’Istituto accompagnati dai Docenti di Scienze Motorie avranno l’occasione di vedere il Match di rugby allo stadio Olimpico tra la Nazionale italiana e la Nazionale più forte del Mondo della Nuova Zelanda per viversi tutta l’atmosfera particolare di una partita cosi suggestiva. Il Prof. Della Valle e la Prof.ssa Volpi ci tengono a ringraziare il Direttore Tecnico della società e del settore giovanile “Coach Alessandro Bascetta” sempre disponibile, nel proporre svariate attività tecniche/propedeutiche e didattiche di questo affascinante sport, mettendo a disposizione i propri materiali ma soprattutto la sua professionalità. Un ringraziamento, infine, viene rivolto alla Dirigente dell’Istituto Fabiola Pagnanelli , sempre molto attenta ai ragazzi del suo istituto,senza la quale non si sarebbe potuta promuovere una sana crescita psicofisica attraverso la pratica sportiva.

 

Premio Federchimica 2017/18

2° Premio Federchimica -Sezione chimica di base
"L'uomo dell'anno 1918"
Classi 2A e 3A Istituto Comprensivo "Plinio il Vecchio" di Cisterna di Latina

Scenari di cittadinanza

SCENARI DI CITTADINANZA

“La scuola del futuro: la Costituzione come palestra di democrazia.

Dal dettato costituzionale alla costruzione di un curricolo di cittadinanza”

 

Tutti i docenti e i genitori del Consiglio d'istituto dell’I.C. “Plinio il Vecchio”, in data 11 settembre 2018 hanno incontrato il dott. Giuseppe Filippi, esperto di Costituzione, per avviare un percorso approfondito sul dettato costituzionale, che quest'anno sarà lo sfondo integratore di tutto l'asse progettuale della scuola, sia nell’ ambito del progetto “Librinsieme3.0”, che del progetto di Orientamento formativo  “#ioscelgolapaceelacooperazione”. La Dirigente scolastica, prof.ssa Fabiola Pagnanelli, ha invitato tutti i docenti a pensare come costruire piste di lavoro culturali, significative e funzionali per l'acquisizione, da parte dei ragazzi, di competenze formative, civiche e sociali, competenze di cittadinanza attiva per una integrazione autentica nel contesto sociale e antropico. Il dott. Filippi ha sottolineato la fondamentale importanza di ripartire dalla scuola come “centro dell' universo”, e noi aggiungiamo, come “culla di rivoluzione”, per creare un legame profondo con gli studenti. Ripartire con le famiglie, con i libri e gli insegnanti, proprio dalla costruzione e ricostruzione della persona, del pensiero collettivo di cittadinanza, avvicinando gli studenti al concetto puro di democrazia, all’archetipo politico, al concetto di repubblica da ricercarsi nell’etimologia stessa della parola, nel suo significato profondo di partecipazione e contributo sociale. Si è parlato di diritti collettivi, di comunicazione, di interazione, di contaminazione culturale, di migrazione, di parole chiave del dettato costituzionale come identità, democrazia, inclusione, libertà, appartenenza, lavoro, laicità. In una società “liquida” nei valori e nelle relazioni umane, nella significatività delle figure istituzionali, la scuola ha non solo una responsabilità civile, ma un mandato educativo e formativo importantissimo profondamente mutato rispetto al passato: educare i bambini, fin da piccoli al viver sociale, al rispetto delle regole, a comportamenti corretti e adeguati alle situazioni, scegliendo proprio consapevolmente la pace e la cooperazione, e in tale prospettiva, prepararli anche ai repentini cambiamenti che spesso disorientano e destabilizzano profondamente i giovani. E' necessaria una maggiore consapevolezza nel dare a tutte le componenti sociali pari opportunità di formazione civile e culturale. Concetti come reciprocità, diritto, dovere, dovranno riappropriarsi, proprio grazie alla scuola, della loro dignità e dimensione formativa. Si è riflettuto molto sulla figura del docente, che in tale prospettiva assurge a “classe dirigente” della conoscenza e della formazione, la prima esperienza che il bambino fa di un rappresentante dello Stato e delle Istituzioni;  sul concetto di scuola laica e di laicità intesa come processo qualitativo che mette al centro la persona, recuperando l'essenzialità dell'uomo. In tale prospettiva, i saperi divengono mezzi potentissimi di formazione ed educazione alla cittadinanza, di educazione al rispetto delle idee altrui, di educazione alla libertà di espressione, alla reciprocità nel rispetto del pensiero di tutti. Il prof. Adolfo Gente ha magistralmente concluso questo primo incontro, sviluppando il concetto filosofico di laicità, come alternativa concettuale al dogmatismo, laicità come atteggiamento critico verso i problemi, identificandone le strade da percorrere in una prospettiva di autentica libertà e partecipazione e di costruzione dell’identità soggettiva di ciascuno. L’istituto Plinio il Vecchio, per volere espresso dalla Dirigente scolastica, si farà anche promotore, insieme al Comune e a tutti i genitori e docenti, della raccolta firme dell’Anci, , #educazione alla cittadinanza  #Obiettivo50mila, per fare in modo che l’educazione alla cittadinanza possa divenire, al più presto, materia curricolare, ostacolando così fenomeni di bullismo, violenza e disagio sociale.

 

Sabrina Domini

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